EVIDENZE SCIENTIFICHE
Fratture recenti a rischio di mancata consolidazione
Studi dimostrano che la magnetoterapia riduce del 25-30% il tempo necessario alla consolidazione ossea delle fratture recenti.
La terapia è particolarmente indicata in caso di fratture recenti che, per fattori locali (sede, morfologia, lesioni associate dei tessuti molli) o generali (malattie metaboliche, sistemiche, terapie, abitudini di vita, fumo), presentino un’elevata probabilità di “lenta evoluzione”.
Queste fratture vengono definite “a rischio” e rappresentano il 20% di tutte le fratture. Il loro decorso può complicarsi e involvere a ritardo di consolidazione o pseudoartrosi.
Il trattamento con magnetoterapia di questa fratture viene consigliato dell’ortopedico quando le prime indicazioni radiografiche evidenziano un callo scarso, assente o poco mineralizzato, come trattamento di efficace prevenzione.
Ritardi di consolidazione e pseudoartrosi
Diversi studi testimoniano che l’impiego dellamagnetoterapia è in grado di portare a guarigione l’88% dei pazienti.
Il trattamento con Magnetoterapia permette di raggiungere una percentuale di consolidazione maggiore (87% vs 69%) in minor tempo rispetto alla sola chirurgia. La presenza di infezione non rappresenta una controindicazione al trattamento con magnetoterapia.
Nel caso in cui la mancata consolidazione sia attribuibile sia a cause meccaniche che biologiche, una terapia combinata chirurgica e magnetica può accelerare il processo di guarigione, come dimostrato anche in un recente studio su pseudoartrosi di tibia che ha accorciato del 32% il tempo di guarigione.