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Prof. Domenico Tafuri

Università degli Studi di Napoli Parthenope

Medico-Chirurgo Specialista in Medicina dello Sport

Tecar: risorsa terapeutica nella Riabilitazione sportiva.

Il termine Tecarterapia è composto da due parole, Tecar e Terapia: Tecar è, in realtà, un acronimo che sta per Trasferimento Energetico Capacitivo-Resistivo. Negli ultimi anni questa terapia è divenuta sempre più popolare in ambito fisioterapico, soprattutto è indicata per trattare sia problematiche acute che croniche e si è mostrata particolarmente efficace nella cura di patologie articolari e muscolari, traumi e tendinopatie. Nello specifico, viene impiegata per il trattamento di: Contratture muscolari; Stiramenti; Strappi; Contusioni; Patologie della colonna vertebrale (cervicalgia e lombalgia) Tendinite; Borsite; Pubalgia; Distorsioni.

L’efficacia della Tecarterapia si basa, sulla possibilità di trasferire energia biocompatibile ai tessuti lesi, inducendo all’interno le cosiddette correnti di spostamento: ripristina la fisiologia tissutale mediante l’ipertermia (incremento della temperatura interna) profonda e l’innalzamento del potenziale energetico delle cellule dei tessuti trattati. Tecar garantisce tempi ridotti di trattamento e risultati immediati e stabili, perché è basata sulla stimolazione e il rafforzamento delle capacità riparative dei tessuti. Tecar svolge in sintesi tre azioni fondamentali:

  • una immediata ed efficace azione analgesicache avviene agendo sulle terminazioni nervose;
  • un’azione drenante dei tessuti;
  • una stimolazione funzionale del circolo perifericoattraverso l’incremento della temperatura endogena.

Tecar, in sinergia con la terapia farmacologica praticata a scopo antalgico e antinfiammatorio, ne potenzia l’azione, soprattutto mirata all’eliminazione del dolore e dell’edema. Grazie alla flessibilità della Tecarterapia, è possibile ripetere più sedute nella stessa giornata o prolungare la stessa seduta nei casi in cui sia necessario ottenere risultati ancora più rapidi, come per esempio negli sportivi professionisti. Impiegato in ambito preventivo e defatigante, il massaggio Tecarterapico migliora l’efficienza muscolare e diminuisce l’incidenza di eventi traumatici. La migliore ossigenazione rende i muscoli più elastici e reattivi, per un gesto atletico più ampio e più forte. La migliore capillarizzazione del muscolo induce un aumento del reclutamento di fibre, che si traduce nell’aumento della potenza muscolare: riequilibra l’ideale elasticità muscolare rilassando i tessuti, prevenendo così stiramenti e strappi. La Tecar ha incontrato, per le sue caratteristiche e in particolare per la capacità di ridurre significativamente i tempi di riabilitazione e recupero, le sue prime applicazioni nel mondo dello Sport, dove è stata introdotta a metà degli anni ’90. Sono centinaia le squadre professionistiche che utilizzano la Tecar per permettere agli atleti di recuperare in tempi veloci le loro capacità competitive, ma anche per consentire un allenamento senza interruzioni per incidenti o edemi da sovraffaticamento. Ridurre e prevenire l’incidenza di traumi è un’esigenza molto sentita nell’ambito della Medicina dello Sport per far fronte alle problematiche degli atleti, sottoposti a sovraccarichi biomeccanici ed articolari dovuti ad allenamenti sempre più pressanti. I microtraumi ripetuti possono condizionare i programmi di lavoro di un’intera stagione ed incidere negativamente sui risultati attesi. Il supporto di uno staff di esperti in grado di individuare la miglior risoluzione ai problemi che possono insorgere in fase di allenamento ed intervenire con sistemi all’avanguardia si pone alla base di scelte sempre più indirizzate verso il benessere. È indispensabile che il fisioterapista stabilisca una corretta diagnosi per programmare un piano terapeutico ad hoc che, a seconda della patologia, integri la Tecarterapia con trattamenti manuali ed esercizi attivi. Il fisioterapista deve scegliere la giusta quantità di energia da erogare a seconda della zona sottoposta a trattamento, della patologia e della fase della patologia stessa (acuta, sub-acuta e cronica).

Prof. Domenico Tafuri

Università degli Studi di Napoli Parthenope

Medico-Chirurgo Specialista in Medicina dello Sport
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